Clonazione

 

Ad una mia nipote, amica degli animali, che ha intorno a se una specie di zoo (esclusi animali esotici) che è riuscita a far andare d’accordo cani e gatti, facendoli mangiare nella stessa ciotola e dormire nella stessa cuccia, tempo fa le è morta di vecchiaia “Pasqualina” la sua gatta preferita. A parte il suo comprensibile dolore, dato che oltre a voler bene agli animali ed alle persone, ha un’attenzione particolare verso ogni qualsiasi forma di vita, il suo commento ad un simile avvenimento è stato: se avessi conosciuto qualcuno ed avessi potuto farlo la avrei fata clonare.

Clonazione, clonare, parola, verbo di nuova moderna concezione. Nei vari vocabolari credo non abbia una precisa definizione ma (a mio parere) potrebbe essere eguagliata e rapportata ad eternità dato che clonazione per clonazione un individuo potrebbe non morire mai. Sarà un bene o un male? Secondo punti di vista. Morendo un clonato non lascerà rimpianti dato che non avendo perenti: né padre né madre, né fratelli o sorelle, non ci sarà nessuno chi piangerà sulla sua tomba, solo qualche amico, se si sarà comportato bene ci potrà portare un fiore.

Riusciranno, perché ci sono riusciti con gli animali, ma per un umano (uomo o donna) si riuscirà a quel corpo a dargli un’anima?

Il Creatore, scacciando Adamo ed Eva dall’EDEN (Paradiso Terrestre) disse ad Eva “Partorirai con dolore”

Forse nella semplicità di quei tempi non avrebbe previsto che l’uomo oltre a non obbedire alla Sua Volontà avrebbe acquistato una certa indipendenza e creatività: il cloroformio, l’etere, il parto cesareo non erano ancora stati programmati.

Nemmeno la clonazione.

Stiamo andando verso un periodo di sovraffollamento ci sono a detta degli esperti, qua e la, almeno un centinaio di guerre e guerriglie in atto per il terrorismo, l’indipendenza, la religione, la conquista del territorio, secondo me, quella che sarà da temere non sarà quella di avere, conservare uno spazio vitale, ma sarà per avere non risorse energetiche, dato che la scienza riuscirà a provvedere; ma per l’acqua potabile.

Seguitando di questo passo, i ricchi si potranno permettere di non far più figli, la popolazione non ne risentirebbe lasciando questo compito ai poveri: l’atto di una procreazione reciproca con amore non ci sarà più o verrà molto rarefatto il sesso inteso come unione tra individui diversi (uomo e donna) sarà concepito solo come bisogno fisiologico.

Le cose belle sono sempre belle come le belle musiche resistono al tempo, una bella donna, un bell’uomo saranno sempre belli da ammirare. La clonazione potrebbe essere applicata anche come un bene sociale: programmando degli individui (esclusi i Kamikaze) per adibirli alle mansioni che nessuno vorrebbe più fare perché debilitanti o pericolose o faticose, ma potrebbe anche essere presa come scusante.

Un individuo, ammettiamo, che commettesse un’irregolarità, un furto, un omicidio (clonicidio) in un dato luogo potrà dimostrare di essere in un luogo diverso e crearsi un solido alibi, ed anche altre situazioni potrebbero essere risolte con l’aiuto del clone.

La guerra potrebbe non avere più ragione di esistere, e se ci fossero potrebbero essere combattute da eserciti di clonati non ci saranno così più orfani o vedove.

Altre cose utili (o brutture) potrebbero avvenire non ci sarebbe da stupirsi.

Ma il vagito di un neonato, il sorriso di un bimbo non saranno e non potranno, mai, essere lontanamente sostituiti ed imitati.